Il titanio è un materiale con notevoli qualità ma non molto usato nel settore occhialeria. Abbiamo pensato di approfondire la materia con Sergio Franzoia di D.F. SRL, azienda specializzata nella produzione di semilavorati e componenti metallici e con sede a Quero Vas, in provincia di Belluno.
Partiamo dalle leghe, Sergio, quali sono quelle più utilizzate?
Per l’utilizzo nella produzione di occhiali e componenti si parte delle leghe di grado 1, quelle più malleabili, poi il grado 2 fino ad arrivare al grado 5 a seconda della funzione del semilavorato. Nello specifico se il materiale va coniato si preferisce utilizzare il grado 2 che permette di fare con sicurezza coniature e tranciature, per particolari più sottili e flessibili è preferibile il beta titanio. Si parla di fili o lamiere di vari diametri e spessori a seconda delle necessità. La nostra azienda esegue operazioni di martellatura, taglio laser, fresatura, coniatura e tranciatura, piegatura e burattatura, su qualsiasi tipo di lega, dal grado 2 al grado 5, vantiamo oltre 10 anni di esperienza per le lavorazioni su questo materiale.
La tipologia più utilizzata è il beta titanio per frontali e aste tagliati al laser, poi il grado 2 in lamiera e filo per realizzare frontali coniati poi fresati o per realizzare aste martellate e stampate.
Come viene scelta la tipologia di lavorazione?
Con spessori di 1 mm o inferiori si sceglie il taglio laser che garantisce una buona qualità, su spessori importanti (es. 3 mm) è necessaria la fresatura cnc perché altrimenti la qualità del taglio sarebbe imperfetta: il taglio laser è preciso a livello di quote ma non adatto a tutti gli spessori. La coniatura e la tranciatura su grossi spessori a volte non sono soddisfacenti ed è necessario intervenire con operazioni di ripresa con la fresa. Spesso si combinano tra loro queste lavorazioni per ottenere il miglior risultato.
Che ne pensi del titanio? E’ un materiale idoneo alla produzione di occhiali?
Si, è un materiale molto adatto alle montature anche se a volte viene messo in secondo piano per via delle difficoltà di lavorazione.
Ci sono costi aggiuntivi ovviamente.
Sì, la materia prima costa di più dei classici materiali utilizzati (alpacca, monel, acciaio, bronzo ecc.) ma anche tutte le altre lavorazioni sono più lente e quindi più costose. Questi costi sono però giustificati.
E’ difficile realizzare un prodotto di qualità?
Bisogna riuscire a trovare, negli anni quei piccoli e grandi trucchi che ti permettono di raggiungere la qualità, sbagliando e imparando con pazienza e passione.
Servono particolari accorgimenti in fase di stampaggio?
Il titanio tende a “legare” sotto pressione al contrario di altri materiali che “scorrono” in modo migliore. Sovente servono più passaggi di lavorazione per ottenere una buona finitura, anche gli stampi si usurano prima. Per quanto riguarda la fresatura servono tempi di lavoro più lunghi, frese specifiche, costi maggiori.
Anche nella lavorazione di taglio con il laser ci sono differenze rispetto ai materiali tradizionali?
Non ci sono realmente differenze a parte l’attenzione a realizzare meno scarti visto il costo maggiore del materiale.
Puoi parlarci, Sergio dei costi dei materiali?
Il beta titanio costa 3/4 volte rispetto al titanio di grado 2 o grado 1. Ha però caratteristiche meccaniche decisamente superiori. Si usa dove è necessario, quando servono flessibilità e spessori ridotti. Il titanio di grado 1 o 2 hanno un peso specifico dimezzato rispetto all’alpacca ma costano il doppio. In soldoni il costo dei materiali non incide ma le spese maggiori sono dovuti alle lavorazioni successive, comprese la pulitura, la burattatura, la galvanica. Alcuni trattamenti come la galvanica sono particolari e nelle nostre zone non esiste un fornitore specifico, quindi i costi aumentano. Se poi serve una pulitura a specchio servono competenze e tempistiche diverse e specifiche.
Il titanio si può verniciare?
Certamente, l’alternativa sono i trattamenti PVD, eseguiti nel nostro distretto dalla Silcon Plastic.
La vostra azienda è in grado di saldare il titanio?
Internamente eseguiamo tutte le tipologie di saldatura su materiali tradizionali, per quanto riguarda il titanio, ci stiamo lavorando.
Nel caso di pieghe e meniscature ci sono difficoltà aggiuntive?
Si, col titanio servono determinati accorgimenti.
Per terminare questa nostra chiacchierata, Sergio, di quanto aumentano i costi delle lavorazioni per un occhiale in titanio mediamente?
Dipende, l’aggravio va dal 50 al 100% ma può essere anche superiore, il prodotto finale però merita un prezzo superiore.