Questo marchio giovane e molto attivo, si propone partendo da concetti nuovi e con idee per certi versi inaspettate. Merito di una guida giovane capace di innovare senza cedere a compromessi su qualità e Made in Italy
Il sogno era nel cassetto da un po’ di anni. Per essere precisi da quando Alessia Epifani faceva ancora le scuole medie. Quella ragazzina di tredici anni aveva dalla sua due qualità importanti per chi lavora nel mondo dell’occhialeria: il desiderio di indipendenza e la voglia di creare qualcosa di nuovo. Nel suo DNA già era presente il genoma dell’ottica e dell’occhialeria, visto che in casa si mastica pane e occhiali dagli anni ‘50. Da quando il nonno Vincenzo iniziò a lavorare nel settore a soli tredici anni, fiancheggiato, dopo pochi anni dalla moglie Maria. Un lavoro seguito con passione che lo portò a creare un suo negozio in cui venne poi affiancato dai figli.
Alessia, dicevamo, già a tredici anni sognava di creare occhiali. Li disegnava sempre e i suoi quaderni erano pieni di schizzi. Una passione così grande che già allora propose a papà Fabrizio di affiancare ai marchi già venduti in negozio anche una sua linea. In quel momento però non era possibile per mille vicende familiari. Fabrizio però fece una promessa ad Alessia: “ Quando saremo in grado di fare dei nostri occhiali li faremo e sarai tu a ideare quei prodotti.” Alessia finì le scuole medie e decise di seguire gli studi in Ottica. Intanto nel tempo libero disegnava sempre i suoi occhiali e aiutava un po’ nell’attività di famiglia. Un modo per capire e conoscere ogni giorno meglio, cosa cercava il mercato e come si potesse accontentarlo. Terminato il percorso di studi, Alessia entra stabilmente nell’azienda di famiglia e torna a coltivare il proprio sogno di designer e produttrice di occhiali. Ed è qui che nasce il marchio Epique
“Alla base degli occhiali Epique – ci racconta Alessia Epifani che di Epique è il motore creativo e non solo – ci sono alcuni aspetti che sono imprescindibili dal marchio stesso e che credo rappresentino il presupposto del successo. In primo luogo la mia libertà nel pensare e proporre forme, quindi l’esperienza che abbiamo accumulato in decenni di contatto con il pubblico d’ogni genere ed età, infine la qualità del prodotto. Ho indicato la qualità del prodotto come terzo elemento solo per potermi dilungare un attimo di più su ciò che intendo per qualità: questa non è legata solo alla buona manifattura di un particolare. Per me – è sempre Alessia che spiega – la qualità viaggia su più binari indipendenti fra loro ma indispensabili a offrire ciò che cerchiamo. Per questo tutti i nostri occhiali sono realizzati fino all’ultima vite in Italia.”
In effetti guardando la collezione Epique salta subito all’occhio la grande personalità di ogni singolo prodotto. È palese che ciascun progetto nasca da idee decisamente innovative e controcorrente, ma senza mai cadere nella retorica del nuovo per forza, del moderno a ogni costo. Gli occhiali di Epique che siano in metallo, acetato o combinati, sono sempre un esempio di personalità oltre ogni idea che ciascuno di noi possa avere di questo concetto. Un paio di Epique si nota subito, si riconosce in un attimo.
“La scelta di produrre esclusivamente in Italia e con materiali italiani -ci spiega Fabrizio Epifani che con la figlia Alessia e cofondatore e contitolare del marchio Epique – è frutto del desiderio di garantire un prodotto non solo di altissima qualità, ma anche tracciabile in ogni sua fase. In più – prosegue – per sottolineare l’unicità dei nostri prodotti abbiamo deciso di inserire della seta all’interno della montatura in acetato. Un processo molto particolare che però ci sta dando grandi soddisfazioni.”
Dopo aver realizzato un disegno di massima dell’occhiale ed essere passati attraverso la progettazione a CAD delle forme (sempre molto personali) degli occhiali, inizia una nuova fase che riteniamo sia anche uno degli aspetti vincenti e unici di questo marchio. Le lastre che compongono la montatura, incorporano delle parti in seta disegnate da Alessia Epifani e realizzate appositamente per Epique da un fornitore specializzato in tessuti di seta di altissima qualità, che ha il proprio atelier a Como. Anche qui la scelta del fornitore è stata frutto di una ricerca lunga e meticolosa: “ il nostro desiderio – ci spiega Alessia Epifani – non era avere dei buoni componenti e di conseguenza un buon prodotto. Noi volevamo delle cose specifiche che rispondessero alle nostre necessità. Non solo in termini di oggetti, ma anche nell’ambito dei rapporti umani. Credo che sia fondamentale avere un rapporto umano positivo e di valore con le persone con si lavora. È alla base del successo e del lavorare bene. Così – illustra ancora Alessia Epifani – non ci affidiamo a un collaboratore qualsiasi per la progettazione e la messa in tavola delle idee che propongo. La stesa cosa avviene per gli acetati, tutti di altissimo livello e quasi sempre realizzati seguendo nostre indicazioni. La seta, come dicevo prima è prodotta da una azienda con cui è nato un vero e proprio sodalizio. Stesso discorso vale anche per le realtà, per noi esclusivamente cadorine, che realizzano le nostre idee e le assemblano.”
La proposta di Epique parte da tre linee di prodotto per un totale di 78 modelli: Name, Space e Wild Vision. La prima collezione presentata è stata Name. “La scelta di chiamare Name la prima famiglia di prodotti – spiega ancora Alessia – è legata al desiderio di dedicare a ciascuna delle persone che sento più care un occhiale. Così fra i vari modelli non è difficile imbattersi in un modello che porta il nome di mia mamma o di una amica. È un modo per far capire che tengo a loro e che penso che il supporto di chi mi vuole bene sia stato fondamentale in questa avventura.”
Dopo la collezione dedicata ai nomi di persone sono arrivati i pianeti e di conseguenza la possibilità di spaziare era ancora maggiore. Infine da quest’anno la Wild Vision che rappresenta l’ultimo passaggio verso una assoluta internazionalizzazione dei concetti. Per i materiali sono presenti tutte e tre le tipologie di prodotto. Quindi metallo, combinati e acetato. Una scelta che trova la sua ragion d’essere proprio nella trasversalità che questi occhiali riescono ad avere nonostante si tratti di prodotti dalla forte personalità.
Anche per quanto concerne la rete commerciale la scelta di Epique è stata molto oculata. La scelta dei punti vendita non è a pioggia, ma ciascun ottico è stato scelto in base a criteri di serietà e di attenzione al cliente. Tanto che ad oggi a livello nazionale i negozi che offrono il marchio torinese sono circa 400. Il numero è in linea con la scelta di Epique di darsi una griglia molto precisa entro la quale muoversi. È però evidente che una collezione così bella e fresca, non possa restare prigioniera dei confini nazionali. “L’idea di approcciare i mercati esteri c’è ed è conseguente alle richieste che ci vengono fatte – spiega ancora Alessia Epifani – ma non vogliamo correre più del necessario. Oggi siamo una realtà che sta crescendo e si sta fortificando. Faremo tutti i passi che saranno necessari ma senza farci prendere dalla fretta.”
Crescita costante e senza scossoni in primo luogo. Ma crescita comunque. Non è quindi un caso che proprio in questi mesi Epique si stia organizzando per passare in una nuova sede, più grande e meglio organizzata di quella da cui dirige il mercato oggi. Un sede in linea con le crescenti esigenze e con il desiderio di mettere a disposizione di ciascun cliente un servizio sempre più specchio della qualità del prodotto.