Sessant’anni dedicati a produrre placchette, portaplacchette e nasi portaplacchette di qualità con una vera e propria vocazione alla personalizzazione. Un mercato di altissima qualità che vede nell’azienda di Pieve di Cadore un punto di riferimento nella personalizzazione del prodotto.
Ufficialmente entrata nel suo sessantunesimo anno di vita la Da Vià Luigi srl di Pieve di Cadore è una realtà del tutto particolare nel mondo dell’occhialeria. Non solo perché nel corso degli anni si è sempre più specializzata nella produzione di componentistica (nasi, placchette e porta placchette) puntando dritto alla fascia alta di mercato ma anche perché rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello del settore. Merito anche di una organizzazione di carattere assolutamente industriale in un mondo in cui l’artigianalità spesso è ancora padrona di molti passaggi.
“La data reale di nascita potrebbe essere fatta risalire addirittura a mio nonno, ma il primo documento ufficiale è legato a mio papà e risale al 1959. Inizialmente – prosegue Da Vià – producevamo mollette per capelli: sia quelle comunemente chiamate forcine, sia le mollette con la molla. Ma già alla fine degli anni ‘50 si iniziava a immaginare la crescita dell’occhialeria e il boom che ne sarebbe seguito a breve. Così nei primissimi ‘60 iniziammo a realizzare i primi porta placchette in pezzo unico, senza saldature, e le prime placchette che allora erano in celluloide e che contenevano l’inserto in laminato d’oro all’interno”. Però, e per fortuna, non si trattò di un periodo troppo lungo: arrivò infatti l’acetato di cellulosa e subito si passò a quello e all’iniezione del prodotto con un recupero in termini di sicurezza certamente non indifferente. Al di là però degli aspetti legati alla materia prima e a tutti i logici ragionamenti riguardanti la sicurezza, i veri cambiamenti del mondo produttivo della Da Vià fu l’automazione produttiva. Un passaggio che inizia negli anni ‘80 proprio con l’ingresso in azienda dei figli che andarono ad affiancare il papà Luigi.
L’automazione non è mai una scelta facile, soprattutto se si gioca con prodotti così personalizzati come nel caso dell’offerta della Da Vià. Perché trattandosi di oggetti minuscoli e di grande impatto sul prodotto finito, devono avere una qualità estremamente elevata e costante. Una equazione che è stata svolta al meglio in Da Vià: tanto che oggi non c’è praticamente marchio prestigioso che non si rivolga alla Da Vià per realizzare prodotti personalizzati e di grande impatto qualitativo oltre che estetico. “Nella nostra azienda – ci spiega Erminio Da Vià – siamo concentrati su tre aspetti per noi fondamentali: il primo riguarda la qualità del prodotto, il secondo il suo elevato grado di personalizzazione per soddisfare le richieste della clientela e il terzo si riferisce all’innovazione di prodotto. Proprio in questa attività concentriamo buona parte dei nostri sforzi tecnici. Perché se è vero che produciamo oggetti piccolissimi, è altrettanto vero che si tratta di prodotti che devono avere la massima qualità per garantire il comfort a chi indossa gli occhiali. Inoltre – spiega ancora Erminio Da Vià – i nostri clienti sempre più sono alla ricerca di prodotti personalizzati.”
La personalizzazione in questi casi può essere legata alla forma, o alla composizione della placchetta. Ad esempio, abbiamo visto placchette con impressi simboli, disegni, ma anche placchette con serigrafata la faccia di Einstein o la Gioconda e mille altre idee. Perché è un mondo in cui la fantasia non conosce limiti. E se si ha fantasia, si finisce per farsela trasformare in realtà dalla Da Vià Luigi. “Come vede – ci spiega ancora Erminio Da Vià – nel nostro catalogo non appaiono i marchi per cui lavoriamo. Il motivo è molto semplice: abbiamo accordi di riservatezza e di conseguenza le realizzazioni e le notizie che li riguardano restano cosa riservata fra noi e i nostri clienti”. La cosa che però più rende l’idea di essere capitati in un posto davvero unico è un giro nei due poli produttivi che fanno capo all’azienda di Pieve di Cadore. Perché è come entrare in una grande industria in miniatura. Non perché i volumi produttivi siano piccoli, anzi. Ma per il semplice fatto che gli oggetti prodotti sono minuscoli.
Tutto viene realizzato in azienda, partendo da un’idea interna o da una richiesta del cliente che ha necessità specifiche. Quindi Progettazione CAD, passaggio alle macchine tramite CAM e costruzione di tutte le attrezzature necessarie, stampi compresi. Così camminando fra i quasi 3000 metri quadri dedicati alla parte produttiva si incontra il meglio delle macchine utensili, dell’automazione e della artigianalità. Le fresatrici e le elettroerosioni di ultima generazione, ma anche le piccole macchine realizzate su specifiche dei tecnici cadorini che con il loro ticchettio provvedono a passare da una bobina di materia prima a milioni di pezzi che poi verranno montati sugli occhiali venduti in tutto il mondo. Le macchine utensili dicevamo, hanno lo scopo di garantire il perfetto mix fra qualità automatizzata e dedizione manuale al prodotto.
Non è un modo di dire: nella Da Vià Luigi tutto il ciclo ideativo e produttivo è integrato e quindi non c’è nessuno che crediamo possa conoscere meglio di questi imprenditori un mestiere tanto delicato. E che sia delicato ne abbiamo conferma quando (lente alla mano) iniziamo a entrare nei dettagli di ogni singolo prodotto. Lente alla mano perché per poter capire di cosa si sta parlando e di come è fatto ogni singolo articolo è indispensabile la lente d’ingrandimento. “Qui – spiega ancora Da Vià – viviamo con la lente in mano. Non potrebbe accadere diversamente. Maneggiamo particolari che stanno a centinaia in un pugno chiuso e tutti devono rispondere a specifiche molto rigorose”. D’altra parte dietro una placchetta ci sono moltissime possibilità di realizzazione: possono cambiare gli attacchi, il materiale dell’inserto e i materiali con cui sono realizzate. L’elenco è davvero impressionante. La prima grande suddivisine è fra i prodotti standard e quelli personalizzati. Se ci si accontenta di un prodotto standard la questione è abbastanza facile, se invece si decide di abbracciare la filosofia del personalizzato le opportunità si moltiplicano quasi all’infinito.
“Nel nostro caso – ci spiega ancora Erminio Da Vià – le possibilità di personalizzazione sono talmente variegate che si possono personalizzare tutte le parti che compongono l’insieme. Gli agganci, i materiali delle placchette, la loro rugosità, i colori e molto altro ancora. É solo una questione di gusti e di scelta da parte del cliente. Il passaggio davvero difficile è trasformare l’idea in produzione. Questa attività non solo richiede una preparazione notevole di chi progetta l’oggetto, ma prevede anche una grande adattabilità a gestire i cambiamenti e i progetti”.
La realizzazione di più stampi a settimana è possibile grazie alla conoscenza tecnica, all’officina e alla flessibilità che sono la parte più preziosa della azienda. Oggi, per rendere l’idea, a catalogo ci sono ben 144 forme di placchetta, 260 nasi differenti e 314 porta placchette. Tutto questo poi viene declinato in colori e materiali differenti e ciò rende evidente il fatto che le combinazioni possibili siano quasi infinite.